giovedì 31 gennaio 2008

I dittatori prendono tempo..

Da Asia e dintorni del 30.1.08

Quel che tutti sapevano (a parte Totò e Peppino) oggi l'ha confermato Aung San Suu Kyi in persona, nell'incontro con i suoi compagni di partito durante l'ora d'aria concessale dal regime. I colloqui tra il rappresentante della giunta e The Lady altro non sono che una messinscena, un vuoto rituale organizzato per guadagnare tempo e gettare fumo negli occhi della comunità internazionale. Ai suoi ha spiegato che conviene prepararsi al peggio, come se il peggio non si fosse già materializzato:

Intanto sul fronte della diplomazia da salotto Fassino continua a girare come una trottola tra le cancellerie asiatiche, in attesa di capire cosa fare da grande. Dopo ogni riunione indice una conferenza stampa in cui ripete sempre le stesse frasi di circostanza. Dell'inutilità dell'inviato UE scrive oggi anche Mizzima, lasciandolo - come si dice - in mutande. Ma la colpa non è sua, è di chi l'ha messo lì.

Temevo che il nostro inviato UE potesse fare il solito buco nell'acqua, permettendo ai dittatori di prender tempo. Continuano le torture e le uccisioni nelle carceri, continuano orribile pratiche sugli animali e purtroppo il dilagare di veleni che importiamo dalla cina.

martedì 29 gennaio 2008

Soluzione Crisi?

BIRMANIA: INVIATO UE FASSINO A BANGKOK PER SOLUZIONE CRISI (fonteAGI) -
Accelerare l'apertura di un "effettivo dialogo" tra la giunta militare, l'opposizione democratica e le diverse comunita' etniche della Birmania. Con questo obiettivo l'inviato speciale dell'Unione Europea per l'ex Birmania, Piero Fassino, sara' oggi a Bangkok, dove incontrera' il premier e il ministro degli Esteri, e avra' colloqui con direttori delle agenzie Onu, rappresentanti delle Ong e delle associazioni umanitarie che operano nel Myanmar nonche' esponenti delle comunita' birmane in esilio.
E' un momento cruciale per la crisi birmana", dichiara in una nota Fassino, "e l'Ue, sostenendo l'iniziativa delle Nazioni Unite e del suo inviato speciale Ibrahim Gambari, intende contribuire ad accelerare l'apertura di un effettivo dialogo tra la giunta al potere, l'opposizione democratica guidata da Aung San Suu Kyi e le diverse comunita' etniche che compongono la Nazione birmana". In questo momento, sottolinea l'emissario dell'Unione, "e' essenziale che Gambari possa compiere una nuova visita in Birmania, e che le autorita' accolgano le sue proposte per significativi e tangibili passi in avanti, a partire dalla liberazione di Aung San Suu Kyi".
Decisiva, per Fassino, sara' "la positiva influenza" che possono esercitare gli ulteriori Paesi della regione, con cui i Ventisette vogliono "realizzare tutte le iniziative comuni utili a una Birmania democratica e stabile". Dopo la missione a Bangkok l'inviato speciale dell'Ue, che ha gia' visitato Singapore e Pechino, si rechera' in Indonesia, India, Giappone e nelle altre capitali della penisola indocinese.
Aspettiamo notizie di reali progressi....

giovedì 17 gennaio 2008

I SILLOGISMI DEL POTERE

Corriere della Sera 12/01/2008

Cina, ci sono 1.045 Laogai Nell’anno delle Olimpiadi (Dario Fertilio)


“Le censure in materia di diritti umani sono sempre calunnie”
“i giochi olimpici invece sono sempre una cosa buona”
“Dunque chi critica il regime di Pechino viola lo spirito olimpico”

Così Jiang Yu , la portavoce del ministro degli Esteri cinese ha accusato “alcune organizzazioni ed individui” di “insultare il paese” .
Che splendido sillogismo degno di un giocoliere della Città Proibita.

Diverse opinioni e fatti vengono denunciati da un suo connazionale, Harry Wu 19anni ai lavori forzati nei Lager cinesi, i laogai, per sospetto anticomunismo.
Nel libro “Controrivoluzionari” edito da San Paolo racconta di questi campi 1.045 in cui schiavi torturati alimentati con un tozzo di pane e un po’ di brodaglia producono di tutto dagli autobus ai pomodori, dai giocattoli ai casalinghi.
Vi sono venute in mente bambole e scodelle dei lager nazisti? Attenzione : forse “state violando lo spirito olimpico”

mercoledì 9 gennaio 2008

DA BERLINO 1936 A PECHINO 2008.

OVVERO: COME LA STORIA NON CI INSEGNA MAI NIENTE.
Una volta di più la storia non ci insegna niente . Le democrazie del mondo sono strette oramai in un abbraccio mortale con la più grande dittatura della terra.
Quel che è successo nel passato sembra caduto nell’oblio. Solo 70 anni fa il mondo incontrava a Berlino il Fuhrer. Accoglieva in massa festante, proprio come oggi, a portare Onore, Vanto. Visibilità, Merito e Gloria, al dittatore di un regime sanguinario.
Non c’è in Cina nemmeno una briciola di surrogato di libertà. Il Grande Fratello Cinese vigila dall’alto sui propri sudditi, e con le immancabili repressioni, uccide continuamente ogni spirito libero nel paese. La lista è lunga. Dai Diritti Umani negati alla prigionia e uccisione dei dissidenti politici, dalla repressione delle libertà religiose alla mancanza di una vera stampa libera nel paese.

Riprendo una notizia di qualche tempo fa, una notizia che è una straordinaria coincidenza.

Albert Speer, 72 anni, rinomato architetto, è ora impegnato da cinque anni nella ristrutturazione del paesaggio urbano di Pechino in attesa delle Olimpiadi. Speer ha scelto come elemento distintivo del suo piano per Pechino un asse di cinque miglia che parte dalla nuova stazione ferroviaria, attraversa Piazza Tienanmen e arriva fino all'Olympic Green, sede dei nuovi impianti simbolo delle prossime Olimpiadi, il Bird's Nest e il Water Cube.
Ma chi è questo Speer. Mi ricorda qualcuno?
Ma si è il figlio di Albert Speer.
Albert SpeeR era l'architetto del Terzo Reich, ideatore e progettista degli edifici del Regime che dovevano testimoniare la grandezza del Reich alle generazioni future: per questo ruolo fu appellato l'Architetto del Diavolo.
Che notizia! Io sono stupefatto, da fatti oramai così evidenti. Per me è un ulteriore segno che questa Olimpiadi sta acquisendo connotati lugubri e inquietanti, qualcosa dentro di me comincia a tremare, BRRR.
Nubi minacciose (a parte lo smog) ormai, si stanno addensando nel cielo sopra Pechino.

BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI DI PECHINO 2008