giovedì 31 gennaio 2008

I dittatori prendono tempo..

Da Asia e dintorni del 30.1.08

Quel che tutti sapevano (a parte Totò e Peppino) oggi l'ha confermato Aung San Suu Kyi in persona, nell'incontro con i suoi compagni di partito durante l'ora d'aria concessale dal regime. I colloqui tra il rappresentante della giunta e The Lady altro non sono che una messinscena, un vuoto rituale organizzato per guadagnare tempo e gettare fumo negli occhi della comunità internazionale. Ai suoi ha spiegato che conviene prepararsi al peggio, come se il peggio non si fosse già materializzato:

Intanto sul fronte della diplomazia da salotto Fassino continua a girare come una trottola tra le cancellerie asiatiche, in attesa di capire cosa fare da grande. Dopo ogni riunione indice una conferenza stampa in cui ripete sempre le stesse frasi di circostanza. Dell'inutilità dell'inviato UE scrive oggi anche Mizzima, lasciandolo - come si dice - in mutande. Ma la colpa non è sua, è di chi l'ha messo lì.

Temevo che il nostro inviato UE potesse fare il solito buco nell'acqua, permettendo ai dittatori di prender tempo. Continuano le torture e le uccisioni nelle carceri, continuano orribile pratiche sugli animali e purtroppo il dilagare di veleni che importiamo dalla cina.

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