mercoledì 9 gennaio 2008

DA BERLINO 1936 A PECHINO 2008.

OVVERO: COME LA STORIA NON CI INSEGNA MAI NIENTE.
Una volta di più la storia non ci insegna niente . Le democrazie del mondo sono strette oramai in un abbraccio mortale con la più grande dittatura della terra.
Quel che è successo nel passato sembra caduto nell’oblio. Solo 70 anni fa il mondo incontrava a Berlino il Fuhrer. Accoglieva in massa festante, proprio come oggi, a portare Onore, Vanto. Visibilità, Merito e Gloria, al dittatore di un regime sanguinario.
Non c’è in Cina nemmeno una briciola di surrogato di libertà. Il Grande Fratello Cinese vigila dall’alto sui propri sudditi, e con le immancabili repressioni, uccide continuamente ogni spirito libero nel paese. La lista è lunga. Dai Diritti Umani negati alla prigionia e uccisione dei dissidenti politici, dalla repressione delle libertà religiose alla mancanza di una vera stampa libera nel paese.

Riprendo una notizia di qualche tempo fa, una notizia che è una straordinaria coincidenza.

Albert Speer, 72 anni, rinomato architetto, è ora impegnato da cinque anni nella ristrutturazione del paesaggio urbano di Pechino in attesa delle Olimpiadi. Speer ha scelto come elemento distintivo del suo piano per Pechino un asse di cinque miglia che parte dalla nuova stazione ferroviaria, attraversa Piazza Tienanmen e arriva fino all'Olympic Green, sede dei nuovi impianti simbolo delle prossime Olimpiadi, il Bird's Nest e il Water Cube.
Ma chi è questo Speer. Mi ricorda qualcuno?
Ma si è il figlio di Albert Speer.
Albert SpeeR era l'architetto del Terzo Reich, ideatore e progettista degli edifici del Regime che dovevano testimoniare la grandezza del Reich alle generazioni future: per questo ruolo fu appellato l'Architetto del Diavolo.
Che notizia! Io sono stupefatto, da fatti oramai così evidenti. Per me è un ulteriore segno che questa Olimpiadi sta acquisendo connotati lugubri e inquietanti, qualcosa dentro di me comincia a tremare, BRRR.
Nubi minacciose (a parte lo smog) ormai, si stanno addensando nel cielo sopra Pechino.

BOICOTTIAMO LE OLIMPIADI DI PECHINO 2008

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