venerdì 28 dicembre 2007

10 MOTIVI PER DIRE NO A PECHINO 2008

1- Diritti umani: persecuzioni religiose, prigionia e omicidi di dissidenti politici.
2- Mancanza di liberta’ di stampa e di espressione.
3- La Cina comunista minaccia Taiwan. Il governo cinese ha fatto passare una legge che esplicitamente richiama ad un intervento militare, in risposta alle intenzioni da parte di Taiwan di dichiarare la propria indipendenza.
4- Pechino ha i piu’ alti livelli di inquinamento nel mondo. Foto satellitari evidenziano che Pechino soffre di così alti livelli di polveri sottili, da rappresentare un pericolo per la salute degli atleti.
5- Il Tibet e’ uno stato indipendente occupato illegalmente. I diritti umani dei tibetani sono violati da più di 50 anni. il Tibet e’ arrivato al punto piu’ pericoloso della sua storia millenaria, ed ora guarda in faccia l’estinzione.
6- La Cina appoggia il genocidio in Darfur, dando le armi al governo in carica, e opponendo il veto all’Onu, che cerca di porre fine alla strage.
7- La repressione delle liberta’ religiose continua ad essere una scelta di politica deliberata del governo cinese. Le autorita’ cinesi hanno intensificato la loro violenta campagna contro i fedeli religiosi specialmente i Falun Gong, ma anche gli altri gruppi non possono stare poi tanto tranquilli.
8- La Cina e’ il piu’ importante partner commerciale della Birmania, ed ha una pesante responsabilita’ nell’appoggio e nella repressione di migliaia di monaci ammazzati e impilati e dati fuoco. VEDI IL VIDEO
La giunta militare prende ordini da Pechino, che non puo’ incoraggiare la democrazia in quel paese perchè potrebbe far nascere questioni sulla domanda di democrazia nella stessa Cina.
9- I prodotti made in china sono pericolosi, tossici, velenosi. I prodotti sono fatti dai schiavi in ambienti insalubri, senza diritti di nessun genere per i lavoratori, e nessuna garanzia per i consumatori. Sono vietate in Cina le organizzazioni sindacali. Se ci sono problemi rivolgersi al Partito.
Ed infine:
10- Tenere i Giochi Olimpici nella Cina comunista, contraddice la Carta Olimpica dei Giochi. La Carta Olimpica definisce la filosofia delle Olimpiadi come “il rispetto dei fondamentali principi etici universali” , e il suo obiettivo di promuovere “una società’ pacifica interessata alla protezione dell’umana dignità’”

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